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Un dubbio che da molto tempo mi tormentava era il seguente: si può trascorre tanto tempo su Facebook (e/o su altri Social Network) e contemporaneamente lavorare? Se nella vita fai il Community Manager o il Social Media Manager allora non c’è alcun problema perchè il tuo lavoro coincide con il trascorrere tempo sui Social Network per scrivere, condividere ed interagire. Se invece sei un Blogger, un Seo o altro, dove trovi il tempo per fare il tuo lavoro se sei sempre su Facebook?
Per risolvere questo dubbio una volta per tutte ho condotto un esperimento su me stesso. Ho rinunciato a lavorare per 2 giorni di seguito trascorrendo su Facebook tutto il mio tempo. Sono stato online davanti al computer dalle 9:00 alle 21:00, concedendomi solo le pause pranzo/bagno/telefono e con il mio iPhone online dalle 21:00 alle 23:00. Ecco nel dettaglio cosa ho fatto: 1) ho scritto dei post, 2) ho risposto ai commenti ai miei post, 3) ho commentato i post degli altri e 4) ho messo qualche like. Sei pronto amico consulente marketing? Andiamo con ordine.

FASE #1: SCRIVERE
All’inizio ho pensato a qualcosa da scrivere e da pubblicare. Ho scritto alcuni post su notizie relative al mondo del web marketing, scrivendo ad esempio delle modifiche al layout di Facebook, commentando campagne pubblicitarie fallimentari, scrivendo qualche info sul mio prossimo libro, parlando di novità tecnologiche, pubblicando qualche foto di cibo, etc. Come era facile prevedere non tutti i post hanno avuto lo stesso gradimento. Ovviamente. Alcuni sono passati del tutto inosservati, altri hanno ricevuto molti like senza però interazione mentre alcuni hanno scatenato una notevole interazione con tantissimi commenti. Questi ultimi erano quei post nei quali avevo utilizzato un tipo di comunicazione più diretta e meno formale. Ho pubblicato durante questi due giorni in qualsiasi orario senza badare troppo a questo aspetto. Non era questa infatti la sede per approfondire gli aspetti legati agli orari migliori per pubblicare. Ho solo cercato di lasciare abbastanza tempo tra un post e l’altro per “non essere troppo invadente”.

FASE #2: RISPONDERE
Sapendo bene che pubblicare è solo una parte (forse la meno importante) del lavoro, ho risposto nel più breve tempo possibile ai commenti ricevuti ai miei post. Questa è la parte dell’esperimento che mi ha portato via la maggior parte del tempo. Mi sono dato come regola generale quella di rispondere immediatamente ai commenti interrompendo qualunque altra attività proprio per massimizzare l’interazione. In effetti ho notato che la velocità con la quale rispondevo era direttameente proporzionale al numero di risposte. Per dirla semplicemente, più velocemente rispondevo, più il mio interlocuotre era disposto a rispondere a sua volta. Ho provato solo in alcuni casi a rispondere dopo 5, 10 e 15 minuti ad alcuni commenti per verificare se la mia teoria fosse vera. In effetti lo era. Più tempo passava e meno risposte ricevevo. E’ ovvio che l’alimentare la discussione non dipende solo dalla velocità nella risposta (anche se questa ha un peso enorme), ma dipende anche da quello che scrivi e soprattutto dalle parole che usi. Se ad esempio ti limiti a scrivere “si, hai ragione” o “è vero!” o “mah, vederemo” o ad inserire delle faccine, stai di fatto troncando tu la conversazione non premettendo il confronto. Ho quindi cercato di evitare acccuratamente certe espressioni avendo cura di tenere la fiamma della conversazione sempre viva. Come sai, più persone partecipano e commentano la tua discussione, più questa sarà visibile, incrementando di fatto i potenziali interlocutori.

FASE #3: COMMENTARE
La terza fase, che ho portato avanti contemporaneamente alle altre, è quella di commentare i post degli altri. Devo dire che questa fase, che ha portato via molto tempo, ha avuto un tasso di difficoltà molto elevato. Perchè? Perchè ho trovato davvero difficile trovare discussioni che avessero un minimo di senso nelle quali poter intervenire. Questo perchè molte persone, che sanno bene che sui Social Network la quantità è forse più importante, per alcuni aspetti, della qualità, scrivono spesso cose davvero stupide pur di comparire nello stream degli altri. Comunque per fortuna qualcosa di interessante ho trovato. Ho commentato discussioni di vario genere, si parlava infatti di bambini, di vacanze, di fotografia, di attualità e naturalmente di web marketing. Anche in questo caso, come per il punto precedente, ho cercato di stimolare la conversazione degli interlocutori per prolungarla il più possibile senza però diventare banale e/o noioso.

FASE #4: CLICCARE LIKE
Infine ho messo diversi like in giro per Facebook, soprattutto a fotografie ed a condivisioni di notizie che reputavo interessanti. Questa è stata l’attività più semplice ed alla quale ho dedicato meno tempo.

CHAT PRIVATA
Alcune persone mi hanno contattato in chat per proseguire alcune discussioni. Non avevo infatti considerato all’inzio questo aspetto. Spesso per esprimere opinioni dure o comunque negative o per “fare nomi” si tende a conservare l’anonimato e quindi a procedere in chat. Da parte mia, non avendo preventivato anche questo aspetto, non ho mai iniziato una conversazione in chat ma ho partecipato attivamente a quelle nelle quali sono stato coinvolto.

CONSEGUENZE POSITIVE NON PREVISTE
Come conseguenza di questo lavoro portato avanti per 2 giorni ho ricevuto “come premio” 25 richieste di amicizia provenienti per l’80% da persone che lavorano a vario titolo nel web marketing e per il 20% da persone che fanno altro nella vita. Il 60% delle richieste sono arrivate da persone con le quali ho interagito in questi due giorni mentre il 40% proveniva da persone che hanno partecipato alle discussioni senza interagire direttamente con me (hanno commentato e/o messo like alla discussione). La percentuale di uomini e donne che mi hanno fatto richiesta di amicizia è quasi uguale e comunque ininfluente ai fini di questo esperimento.

CONCLUSIONI
In questi due giorni non sono riuscito a lavorare perchè ho constatato che, pur volendo, non avrei avuto il tempo a causa delle mille notifiche che arrivavano sul computer e sul telefono e che avrebbero certamente interrotto il lavoro. La conclusione alla quale sono arrivato è che, tranne se sei un Social Media Manager o un Community Manager, se passi tanto tempo su Facebook vuol dire che non hai tanto lavoro da fare o che non vuoi lavorare. Mi sono limitato ad analizzare solo Facebook ma il discorso diventa ancora più complesso per quelli che sono sempre attivi anche su Twitter, Google+ e LinkedIn ad esempio. Credo che il tempo trascorso su Facebook sia inversamente proporzionale alla quantità di lavoro che si ha da fare. Personalmente ci sono giorni nei quali non riesco a connettermi ai Social Network ed altri in cui riesco a trascorrere al massimo un paio di ore spalmate sull’intera giornata lavorativa. Quindi, a meno che tu non sia un miliardario che gestisce aziende ed amministra proprietà, che passa le giornate sullo yacht o in giro per il mondo pubblicando la sua vita su Facebook, allora sei uno che dovrebbe cercare un lavoro o iniziare con il proprio. Ora scusatemi ma il pilota del mio jet privato mi ha appena avvisato che siamo arrivati a Tokio e devo prepararmi.

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