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E tu, stai coltivando un folto network di professionisti? Sì, parlo proprio a te, consulente marketing che magari fatichi un po’ a raccogliere nuovi contatti. Parlo a te, qualsiasi sia la tua nicchia di riferimento: in quanto consulente, in quanto imprenditore, in quanto freelance, non puoi davvero fare a meno di avere un folto gruppo di contatti intorno a te, sul quale fare affidamento per lo svolgimento del tuo stesso lavoro. Ma cosa vuol dire coltivare il proprio network? Cosa significa fare networking? Beh, vuol dire prima di tutto assumere un preciso atteggiamento mentale, rendendosi utili e disponibili, scoprendo di volta in volta cosa si può fare per l’altro, senza per forza pensare solo al proprio rendiconto o al proprio guadagno nel breve termine. Costruire e gestire un network, insomma, vuol dire strutturare giorno dopo giorno delle relazioni sane, oneste, costruttive, genuine e trasparenti, creando quella sinergia che, a livello professionale, può fare davvero la differenza.

Ma come finalmente imparare a fare networking in modo efficace e coerente? Oggi voglio darti alcuni consigli, per iniziare già da domani a mettere in pratica la nobile arte del costruire e mantenere delle solide relazioni. Partirò da dei suggerimenti generali e molto semplici da mettere in pratica, per poi navigare verso alcune raccomandazioni più specifiche per gli imprenditori e per i consulenti.

  • Non nasconderti: questo, per i meno estroversi, non è certo facile. Eppure il primo passo per fare del sano networking è rendersi visibili, e quindi esporsi. Questo significa aggiornare il proprio sito web e il proprio blog, essere attivi sui social media, dire la propria sui forum, partecipare agli eventi di settore, insomma, far sentire la propria voce e far vedere il proprio volto.
  • Sii schietto e sincero: fare networking vuol dire avere a che fare con persone umane, in carne e ossa, che come te hanno opinioni, sentimenti, hobby e preoccupazioni. Non stai dunque cercando di stringere una nuova relazione con un alieno o con una tartaruga: di certo potrai trovare qualcosa che ti accomuna al tuo nuovo contatto! Forse entrambi avete la fissa per una certa serie su Netflix, forse entrambi avete il pallino per gli orologi, forse tutti e due siete allergici alla musica Trap. Sia come sia, per trovare dei veri punti di contatto con qualcun altro devi prima di tutto essere genuino.
  • Mantieniti in contatto con il tuo network: è inutile conoscere una persona per poi lasciarla cadere nel dimenticatoio. Al giorno d’oggi i social network ci aiutano un sacco in questo senso, ma di certo non è sufficiente aggiungere una tale persona su Facebook per poter affermare di ‘mantenere i contatti’. Un messaggio, una email o una telefonata possono invece ‘riportare in vita’ un contatto altrimenti perso. Per i più introversi prendere l’iniziativa per mantenere vivi i contatti sarà altrettanto difficile che farsene di nuovi, ma tant’è: di volta in volta, questo passo sarà sempre più facile da affrontare.
  • Tieni traccia dei tuoi contatti: non basta farsi vivo di tanto in tanto. No, bisogna ricordarsi chi è, che cosa fa e come si è conosciuto ogni nostro singolo contatto. Nel caso di un ampio network, le cose sono tre: o hai una memoria di ferro, o hai una segretaria che ha una memoria di ferro da mettere a tua disposizione, oppure prendi appunti. Puoi prendere appunti direttamente sui relativi biglietti da visita, puoi avere un’agenda apposita o un file su Google Drive, ma in ogni caso non puoi permetterti dei clamorosi buchi di memoria che potrebbero bruciare un prezioso contatto.
  • Fai follow-up: il follow-up non si fa solo verso i clienti. No, lo si può fare anche a livello di networking. Hai conosciuto qualcuno a una conferenza o a un pranzo di lavoro? Poco dopo l’incontro, mandagli una breve email in cui sottolinei il tuo piacere di aver fatto la sua conoscenza. Il tutto, ovviamente, deve essere fatto in modo informale ma professionale, senza dimenticare di fornire al nuovo contatto un motivo per ricordarsi di te: allega all’e-mail qualcosa di valore, come per esempio il link a un articolo che tratta del medesimo argomento di cui avete discusso durante il vostro incontro, il contatto di una terza persona presente al meeting, il link per scaricare gratuitamente il tuo e-book e via dicendo.
  • Trasformati in una risorsa: il networking è fatto di dare e di avere. Questo significa che non devi limitarti a domandare informazioni o consigli ai tuo contatti, ma che devi mostrarti utile e generoso, mettendo a loro disposizione le tue competenze relative al tuo settore.
  • Aiuta gli altri a costruire il loro network: il tuo ruolo all’interno di un network non è solo quello di aumentare il numero dei tuoi contatti, ma anche quello di aiutare gli altri a fare altrettanto. Ipotizziamo che un esperto SEO all’interno del tuo network sia alla ricerca di un web designer freelance: presentagli il tuo web designer di fiducia, ed entrambe queste persone si ricorderanno doppiamente di te, come professionista accorto e come contatto prezioso.
  • Sfrutta a dovere gli eventi del tuo settore: una conferenza, una fiera del settore, una festa aziendale, sono tutte occasioni per ampliare la propria rete di contatti. Per fare networking in modo efficace bisogna arrivare in anticipo, per sondare il territorio e iniziare a scambiare qualche bigliettino da visita con tutte le altre persone desiderose di intrecciare nuove relazioni. Bisogna poi muoversi in modo razionale, decidendo quale sarà il momento da dedicare agli stand, quale per seguire l’evento in quanto tale e quale per buttarsi nella folla.
  • Preparati il tuo elevator pitch: chi si muove per le prime volte alla ricerca di nuovi contatti non può fare a meno di preparare la traccia di un elevator pitch. Questo non significa che bisogna mandare a memoria una filastrocca. Vuol dire però che è necessario avere chiare in mente le idee per esporre la propria professionalità in breve tempo, con un discorso chiaro e avvincente di 1-2 minuti, non di più.

Sii positivo: nessuno, e lo ripeto, nessuno desidera aggiungere una persona negativa alla propria agenda.

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