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Spesso i datori di lavoro e i vertici finiscono per convincersi che i benefici della formazione e quindi dello staff training si concentrino solo dalla parte dei dipendenti. La paura, non di rado, è quella di investire tempo ed energie nella formazione di lavoratori i quali, dopo aver messo insieme un ragguardevole bagaglio di esperienze e di competenze, finiranno magari per lasciare l’azienda. Sì, perché un professionista formato e aggiornato, sul mercato del lavoro, ha un grandissimo valore: perché mai istruire un lavoratore per poi magari vedere il frutto di questo investimento nelle mani di un’azienda concorrente?

Con questi discorsi, però, non si va da nessuna parte. Non sono solamente controproduttivi: sono anche sbagliati a prescindere. Sì, perché la formazione continua in azienda è uno degli elementi principali della strategia di employee retention, ed è dunque una tecnica volta non a far scappare, bensì a far rimanere i talenti in azienda! Non è tutto qui: un’azienda che fa formazione ai propri dipendenti è anche un posto di lavoro più attraente non solo per i lavoratori già assunti, ma anche per i nuovi potenziali talenti (e i responsabili HR sanno benissimo quanto sia importante, al giorno d’oggi, poter contare su degli elementi come questi per migliorare la propria employer branding). 

Ecco dunque che la formazione in azienda, contrariamente a quanto talvolta si crede, diventa una chiave non solo per ‘migliorare’ il proprio staff, ma anche per mantenerlo tale nel tempo, riducendo al minimo il turn-over dei lavoratori. Non è ovviamente tutto qui: il fatto di poter contare su lavoratori aggiornati e competenti significa poter battere i propri competitor. Sì, perché è inutile tentare di adottare le nuove tecnologie, se poi i lavoratori non sono in grado di sfruttarle al meglio. Pensa per esempio al mondo del marketing digitale, che evolve in modo estremamente veloce in tutte le direzioni. Senza un aggiornamento regolare nel tempo, prendere la strada sbagliata – o le strade sbagliate – è praticamente inevitabile. 

Quindi poter contare su uno staff aggiornato è da un punto di vista premiante, e dall’altro persino indispensabile. Non si può però certo esigere che i proprio dipendenti o i propri sottoposti, dopo aver dato il tutto per tutto durante l’orario di ufficio, spendano il proprio tempo libero aggiornando le proprie competenze per migliorare le proprie performance. Come visto, la formazione è un vantaggio per l’azienda, ed è dunque quest’ultima a dover organizzare dei momenti specifici di staff training. 

Certo, la formazione non è gratis, e lo staff training è una spesa che molti datori di lavoro fanno – dapprima – storcendo il naso. Ma i benefici sono tanti ed evidenti: si è parlato di employee retention e di employer branding, ma anche e soprattutto di una maggiore competitività… e non pensi a quanto possa essere utile per un’azienda che ha bisogno di nuovi profili avere la possibilità di pescarli all’interno del proprio staff, così da poter modellare i manager e i propri leader? Formare lo staff aziendale in modo regolare, di fatto, significa garantire un – raggiante – futuro al proprio business. 

Certo, non tutte le strategie formative sortiscono lo stesso effetto. Molte aziende hanno messo la croce sugli investimenti in formazione dopo aver fatto delle cattive scelte in questo campo in passato. Proprio così: penso per esempio a quelle piccole imprese che, per mettersi l’anima in pace, hanno acquistato dei corsi online generalisti, niente affatto personalizzati, da affidare a pioggia ai propri dipendenti, per non vedere però nessun miglioramento né sul breve né sul lungo termine. Il risultato? Qualche soldo buttato via per una formazione mediocre e nessun tipo di vantaggio per l’azienda. 

Quando si fa, la formazione deve essere fatta bene. E questo, in base alla mia esperienza, significa fare formazione in classe, faccia a faccia. Certo, gli strumenti per fare formazione da remoto, in diretta o in differita, si moltiplicano di continuo, ma hai mai pensato ai vantaggi di poter mettere il proprio staff in un’unica stanza davanti a un formatore in carne e ossa? Prima di tutto, le lezioni in classe permettono di far crescere il gruppo e di renderlo più coeso, più forte. Pensa un po’: ci sono aziende piccole e grandi che spendono ogni anno tantissimo per delle attività di team building, e dall’altra ci sono invece delle aziende che non sfruttano nemmeno la più semplice, banale ed efficace delle tecniche per formare un team affiatato, ovvero quella di mettere tutti intorno a un tavolo per imparare qualcosa, insieme. 

All’interno di una classe si condividono esperienze ed emozioni, rendendo più forti le relazioni. Ma non è tutto qui: durante i corsi in azienda fatti bene, le distrazioni sono annullate. Chi segue un corso online da remoto, di fronte alla propria scrivania, è continuamente interrotto da email, da telefonate, dalle notifiche dei social network, dalle chiamate dei colleghi e via dicendo, così da rendere il corso improduttivo e lentissimo. Con la formazione in classe, invece, le distrazioni sono lasciate fuori dalla porta, e tutto il tempo speso con l’insegnante è tempo investito nella formazione. 

E poi, diciamolo, i corsi faccia a faccia possono essere personalizzati fin nel minimo particolare in base alle esigenze e alle competenze dei partecipanti, cosa che non si può certo dire per quanto riguarda le varie forme di formazione in remoto.

Quindi sì, lo staff training – se fatto bene – è un enorme vantaggio per l’azienda, sotto tutti i punti di vista. E voi, state già sfruttando queste preziose occasioni? O magari solo i vostri concorrenti stanno cogliendo questa opportunità?

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