Il canale Telegram ufficiale di Alessandro Mazzù

Qualche giorno fa, amico consulente marketing, mi è capitato di notare per l’ennesima volta il comportamento, potrei definirlo però una vera abitudine, di alcuni blogger che dopo aver scritto il loro articolo lo condividono in tutti i gruppi su Facebook. Ecco, questo per me non è essere blogger ma essere spammer. Il vero blogger, quello bravo intendo, sa bene che non c’è bisogno di condividere il proprio post in tutti i gruppi. Sa bene che questo comportamento infastidisce molti utenti. Conosce bene la propria professione a tal punto che sa che, solo attraverso una vera ed attiva partecipazione all’interno dei gruppi, potrà essere cercato e letto.

Partecipare significa commentare quello che scrivono gli altri, avere scambi di opinione, condividere quello che di buono viene scritto, etc. Se questo è il tuo comportamento, gli utenti ti apprezzeranno o comunque ti percepiranno come un membro della stessa tribù e saranno loro stessi a visitare il tuo blog o la tua pagina Facebook per leggerti. Capirai bene che se non partecipi alla vita del gruppo ma ti limiti solo a condividere cose che tu stesso scrivi, non sarai riconosciuto dagli altri come membro del gruppo e ti etichetteranno come spammer. In alcuni casi potresti essere bannato dal gruppo.

Se non ti fidi di quello che ti sto dicendo, fai una prova: continua a spammare nei gruppi ma utilizza delle url monitorabili (una per gruppo) e verifica all’interno del tuo account di Google Analytics quante visite al tuo blog provengono da quel determinato gruppo. Verifica inoltre il tempo medio di permanenza sull’articolo da parte delle visite provenienti dai gruppi. A questo punto sono sicuro che ti chiederai se lo sforzo (e le brutte figure che fai) valgono quel minimo di visite in più. Vuoi essere un blogger o uno spammer?

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