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Spesso sentiamo – e utilizziamo – un dato termine decine e decine di volte, senza però sapere qual è il suo reale significato. Tu, amico consulente web marketing, sai cos’è il content marketing e a che cosa serve? In linea generale, il content marketing è una particolare forma di marketing che prevede la creazione e quindi la condivisione di contenuti con l’obiettivo di acquisire nuovi clienti e di mantenerli tali. Questa preziosa e imprescindibile attività di marketing non si usa mai per vendere direttamente dei prodotti o dei servizi, quanto invece per informare il pubblico e per creare una relazione con gli utenti: saranno poi altri gli strumenti che useremo per indurre queste persone alla conversione vera e propria.

Bene, ora che ti ho rinfrescato la memoria sul content marketing, preparati a fare un piccolo passetto laterale. Oggi ti propongo di fare del buon content marketing non precipuamente per acquisire nuovi clienti, quanto invece per supportare il tuo personal branding. Sì, lo so, anche questa è una parola che sentiamo spesso ripetere senza però, talvolta, ricordarci il suo reale significato. E questo lo so perché negli ultimi mesi ho parlato un sacco con studenti, aziende, ascoltatori e lettori proprio sul personal branding. 

Cosa significa fare personal branding? Sotto questo ‘ombrello’ possiamo riconoscere tutte le attività tese a individuare e a valorizzare le proprie competenze e i propri punti di forza, in modo da distinguerci dai nostri concorrenti e da comunicarli nel modo più efficace possibile al nostro pubblico, che così può riuscire a comprendere la nostra unicità.

Occhei, a questo punto (ri)sai cos’è il content marketing e (ri)sai cos’è il personal branding. Ed è proprio qui che volevo farti arrivare con questi due paragrafi, perché oggi voglio spiegarti come sfruttare il content marketing per costruire e promuovere il tuo personal brand.

Come deve essere la tua strategia di content marketing per aiutare davvero il tuo personal branding? Beh, prima di tutto i tuoi contenuti devono condividere l’autenticità del tuo brand. Questo significa che devono essere unici, originali, insomma tuoi. Costruire il proprio personal brand imitando qualcun altro, come ho già detto altrove, non ha alcun senso, per il semplice fatto che tu non potrai mai essere bravo a imitare Tizio e Sempronio quanto Tizio è bravo a essere Sempronio. A questo, poi, va aggiunto che a nessuno piacciono i fake, e che il pubblico ha ormai imparato a sviluppare un buon olfatto per annusare e smascherare chi si spaccia per qualcun altro.

La tua strategia di content marketing, inoltre, deve essere pianificata sul lungo termine. Il tuo personal brand non è destinato a scomparire tra un mese, né può permettersi di cambiare del tutto tra tre mesi, e di nuovo tra altri quattro mesi, quando avrai finito idee e ispirazione. Prima di partire con un blog a supporto del tuo brand personale, dunque, dovresti realizzare un calendario editoriale ragionato, sostenibile e di ampio respiro: non fare come la triste maggioranza degli imprenditori, dei consulenti e delle piccole aziende, che lancia entusiasticamente un blog per poi lasciarlo a se stesso dopo appena qualche settimana!

 

Gestisci un blog

Quindi sì, come puoi immaginare, il primo e più immediato modo per mettere il content marketing al servizio del personal branding è certamente avviare un blog e seguirlo nel tempo. Sta a te decidere come gestire il tuo blog: c’è chi riesce a pubblicare due contenuti alla settimana, chi un post ogni sette giorni e chi si limita a due o persino a un’uscita al mese. L’importante è essere costanti, e non vedere queste pubblicazioni come un peso frustrante e insostenibile. Hai poco tempo? Non obbligarti a pubblicare un post alla settimana se non ce la fai: un post ogni due settimane è sicuramente meglio di 4 post in un mese e poi il nulla per un anno intero! Nel tuo blog dovrai parlare delle cose che conosci davvero, dimostrando al pubblico qual è la tua nicchia, quali sono le tue competenze e quali sono i tuoi punti di forza.

 

Rispondi alle domande

Non basta certo gestire un blog per poter dire di aver messo la propria strategia di content marketing al servizio del proprio personal branding! Un’altra cosa che puoi fare, anche questa con una certa regolarità nel tempo, è rispondere alle domande degli utenti. Non tutti, infatti, vanno su Google per cercare delle informazioni – e non tutti, del resto, arrivano sul tuo blog per trovare le tue risposte. Può dunque essere molto utile andare a creare dei contenuti e dei micro-contenuti dove le persone fanno delle domande inerenti alla tua attività. Parlo dei forum del settore, delle riviste del settore, di portali come Quora e persino dei social network, a partire da LinkedIn e da Twitter. Le domande degli utenti, tra l’altro, sono del materiale preziosissimo per trarre spunti succulenti per il tuo stesso blog!

 

Lancia un podcast

Non limitarti a far arrivare al pubblico le tue informazioni. Vuoi costruire il tuo personal brand, vuoi costruire un rapporto ancora più forte con i tuoi utenti? Allora il lancio di un podcast fa al caso tuo. Potresti persino iniziare a fare dei video da postare su YouTube, ma diciamolo, per fare un podcast – almeno all’inizio – servono meno strumenti, meno competenze e meno energie. E poi il tuo pubblico potrà ascoltare il tuo podcast ovunque e in qualsiasi momento: durante la pausa pranzo, durante la corsetta mattutina, durante il ritorno a casa dall’ufficio… è un ottimo modo per costruire un rapporto duraturo nel tempo, per entrare nella routine dei tuoi utenti e per fare conoscere il tuo personal brand anche a chi non è disposto a leggere regolarmente il tuo blog!

 

Sii attivo sui social network

No, postare solo e unicamente i post del proprio blog e mettere di tanto in tanto un ‘Mi piace’ ai post della tua squadra del cuore non vuol dire essere attivo sui social network. Vuoi promuovere il tuo brand? Qualsiasi sia la tua nicchia, è certo che il tuo pubblico è, in buona parte, proprio sui social network. Ogni piattaforma va sfruttata in modo diverso, con un tono coerente a quello usato dagli altri utenti. In ogni caso, spetta a te il compito di individuare i social network che meglio possono portare il tuo personal brand al tuo pubblico, in modo diversamente informale.

 

Fatti intervistare

Con il tuo blog, il tuo podcast, le tue risposte argute e la tua presenza costante sui social network, inizierai a dare peso alla tua presenza online. Non dovrai stupirti, dunque, di venire contattato da qualcuno per essere intervistato. No, molto probabilmente non saranno quelli del New York Times, né quelli dalla BBC. Sarà probabilmente un blogger con il quale hai scambiato qualche battuta su Facebook, o magari il collaboratore di una piccola testata di nicchia con qualche centinaio di lettori. Ma è da qui che si parte: accetta l’intervista, rispondi in modo sincero e coerente con il personal brand che hai costruito sui tuoi canali, e poi datti da fare per promuovere quella prima – piccola – intervista. Se lavorerai bene, sarà la prima di molte!

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