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Massì, lo so, tutti quanti dicono che senza una buona strategia di web marketing il tuo business non può andare da nessuna parte. Ed è assolutamente vero: gli anni Ottanta sono finiti da un bel po’ di tempo! Devi avere un sito web ottimizzato dal punto di vista della SEO, devi essere attivo sui più importanti social network, devi fare le giuste campagne PPC, devi elaborare delle attività di email marketing intelligenti… ma occhio, non è che il mondo si è trasferito tutto quanto sul web. Per quanto sempre attaccati allo schermo dello smartphone, per quanto sempre connessi, camminiamo pur sempre nel mondo reale e tattile, non su stringhe di codice binario, quanto invece su marciapiedi ben lastricati. Per questo motivo, ancora oggi, ci sono un sacco di strategie di marketing offline che funzionano alla grande, e che anzi, sono indispensabili per massimizzare i tuoi risultati. E parlo per i consulenti web marketing, per gli imprenditori, per i freelance, insomma, per tutti quelli che si sforzano per mandare avanti il proprio business nel modo migliore: nessuno di loro dovrebbe dimenticarsi di tutte quelle azioni di marketing che funzionano anche a computer e smartphone spenti!

Ed è proprio di questo che ti voglio parlare oggi: delle azioni di marketing offline che non dovresti scordarti di portare avanti. Staccati per qualche ora dai social network, scrivi un post in meno sul tuo blog, posticipa l’invio della newsletter… decidi tu dove trovare il tempo per farlo. L’importante è non eclissare del tutto il mondo offline, facendo finta che non ci sia! 

Ricordarsi delle strategie offline che ti elencherò qui sotto, inoltre, al giorno d’oggi è doppiamente importante, per il semplice fatto che parecchi dei tuoi concorrenti si sono ormai infilati saldamente i paraocchi, e non si accorgono più che c’è del marketing anche all’infuori del web marketing. Insomma, hai la possibilità di guadagnare parecchio terreno sui tuoi competitor fino ad arrivare a fargli mangiare la tua polvere, giocando su un campo che in tanti, semplicemente, hanno colpevolmente dimenticato. Del resto, anche nel mondo del marketing tradizionale, una delle parole chiave è proprio diversificare!

Cinque strategie offline che devi assolutamente mettere in campo

 

Partecipa come speaker agli eventi

Sì, lo so, non tutti sono degli animali da palcoscenico. Ma fidati: tantissime persone che partecipano agli eventi come speaker sono professionisti timidi, che non amano affatto stare al centro dell’attenzione ma che, evento dopo evento, prendendo il coraggio in mano, si sono via via abituati ad affrontare il pubblico. Il trucco è partire da eventi piccolini – come è giusto che sia – per poi, eventualmente, puntare a incontri più importanti. Ovviamente non basta partecipare, è necessario anche lasciare il segno, e quindi presentare al pubblico qualcosa di interessante, originale e, se possibile, innovativo, e dunque utile. Pensi di non essere ancora pronto a essere uno speaker? Non ti senti ancora abbastanza esperto, o sufficientemente addentro al settore? Allora dovresti iniziare a partecipare agli eventi come semplice spettatore, facendo di tutto per ampliare il tuo network con il resto del pubblico, con gli speaker e con gli organizzatori.

 

Il biglietto da visita

Certo, al tempo dei social network e delle app, i biglietti da visita non sono più fondamentali come lo erano una volta. Ci si può scambiare velocemente un indirizzo email, o ci si può connettere su LinkedIn. Eppure… eppure il fascino del biglietto da visita resta ancora oggi imbattibile. E questo perché, in un certo senso, oggi questi piccoli cartoncini sono diventati quasi ‘distintivi’: non tutti li hanno, e chi ce li ha svetta dunque doppiamente. Cosa dovresti fare con i tuoi biglietti da visita? Dovresti ovviamente sfoderarli non appena fai la conoscenza di nuovi potenziali clienti o collaboratori, portandoli con te agli eventi del settore e ai meeting. Ma non è tutto qui: i biglietti da visita non devono essere lasciati solo a chi può essere utile in prima persona al nostro business. No, devono essere fatti girare, come tanti supporti fisici di un virtuoso passaparola.

 

I media locali

Hai mai parlato con uno dei redattori dei quotidiani locali della tua città, o con quelli della radio cittadina? Facendolo, scopriresti che uno dei principali problemi di chi si occupa di giornalismo a livello locale è quello di trovare contenuti interessanti e freschi. Proprio così: ci sono tanti giorni, nell’arco dell’anno, in cui non c’è assolutamente nulla da dire. Ecco dunque che le pagine dei giornali e i minuti delle trasmissioni radiofoniche vengono riempiti con altro, con notizie ‘che non lo erano’. E quel qualcos’altro potresti essere proprio tu! Non pensare subito alla pubblicità nel senso stretto del termine: certo, puoi acquistare delle pagine sulle riviste locali per presentare in modo esplicito i tuoi servizi e i tuoi prodotti, ma puoi anche fare in modo di trasformarti in una notizia, così da avere della pubblicità efficace e gratis. Tante radio e tanti giornali hanno rubriche apposite per la promozione ‘gratuita’ degli imprenditori locali, con interviste relative alla nascita delle aziende e via dicendo. In caso contrario, potresti persino essere tu a proporti, annunciando l’apertura della nuova sede, il decimo anniversario dall’apertura, il raggiungimento del milionesimo cliente… a guardare bene, c’è sempre qualcosa di cui è possibile parlare!

 

Le telefonate, quelle coraggiose

Il telefono che hai tra le mani 18 ore al giorno non serve solo per scrivere su WhatsApp, né per telefonare unicamente ai numeri salvati in rubrica. Con quello smartphone puoi chiamare chiunque, anche chi non conosci. Vuoi far conoscere i tuoi servizi alle persone giuste? È da tempo che punti a quel potenziale cliente ma nessuno ti ha messo in contatto con lui? Non aspettare che qualcuno ti presenti quelle persone su LinkedIn o a un evento – cosa che magari potrebbe non accadere mai: se sei abbastanza certo che i tuoi servizi o i tuoi prodotti possano risultare utili e graditi a quei contatti, fai la prima mossa, e chiamali. Proprio così: compila un elenco di potenziali clienti da contattare, prendi il tuo telefono in mano e, armato di coraggio, di parecchia cortesia e di un buono speech (brevissimo, modalità elevator speech), fai queste preziose telefonate. Queste sono le famose ‘cold calls’ le quali, tipicamente usate per la vendita, possono essere sfruttate anche a livello di marketing, per creare nuove importanti relazioni.

 

Pensa al packaging

Siamo portati a pensare che solo chi vende cereali e biscotti deve pensare al packaging. Ma non è affatto così: sono tantissimi i professionisti che, pur non vendendo dei prodotti ‘fisici’, dovrebbero lavorare un po’ sul packaging, così da presentare al meglio il proprio brand. In che senso? Ebbene, pensa alla cartelletta che lasci ai tuoi clienti al termine di un meeting, pensa alle penne che i tuo clienti ti rubano quando vengono in ufficio… tutte queste cose, di fatto, rappresentano la ‘confezione’ del tuo prodotto! Io, per esempio, curo maniacalmente il pacchetto di gadget che lascio a ogni corso ai miei tanti studenti, in modo che quegli stessi oggetti possano testimoniare al meglio il mio personal brand.

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