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Consulenze web marketing, corsi, presentazioni, tour, conferenze: sono sempre in treno. I train manager di Italo – i vecchi controllori – mi salutano ormai come un caro conoscente. A inizio novembre ho passato 5 giorni a casa, senza attraversare verticalmente l’Italia nemmeno una volta, ed è stato stranissimo. È stato riposante, è stato bello, ma anche straniante: quasi quasi, al mattino, mi svegliavo sorpreso nel mio letto, quasi m’aspettassi di risvegliarmi nell’ennesimo albergo. Si sa, uno alla colazione bella e pronta a buffet, prima o dopo, si abitua.

Il prossimo anno, me lo sono promesso, voglio viaggiare meno, e mi sto già organizzando per diminuire gli spostamenti, pur senza ridurre il carico di lavoro. Mi dispiacerà non poter coltivare con la stessa forza l’amicizia ormai avviata con i train manager, ma tant’è: sono convinto che lavorare in una quindicina di città diverse ogni mese, dopo un po’, possa essere troppo pesante.

Non voglio lamentarmi, sia chiaro: sono tuttora convinto che ogni nuova consulenza, ogni nuovo corso e ogni nuova conferenza rappresentino altrettante conquiste. Ho solo preso definitivamente coscienza che il tempo passato in treno – o nelle stazioni, nei taxi, nelle hall degli alberghi o talvolta negli aeroporti – semplicemente non torna. Viaggiare è bellissimo, ma i tempi morti sono una bella seccatura. Le reazioni, davanti a questo assunto, sono due, non escludenti. Punto primo, viaggiare di meno. Punto secondo, ottimizzare ogni aspetto dei miei viaggi. E questo secondo punto l’ho già messo in pratica, di partenza in partenza, migliorando ogni singolo dettaglio.

Forse anche tu sei un consulente che si trova a viaggiare molto spesso. Forse ti ho già incontrato in qualche stazione. Forse abbiamo condiviso lo stesso treno, e forse ti ho già fulminato con lo sguardo perché parlavi troppo forte al cellulare a qualche sedile da me. In ogni caso, probabilmente anche tu hai bisogno di qualche consiglio per ottimizzare i tuoi viaggi di lavoro. Ecco, dunque, alcuni efficaci consigli per aiutarti ad affrontare nel migliore dei modi i tuoi spostamenti.

 

  • Sii puntuale

Sì, lo so, è banale. Eppure il gioco inizia proprio qui, ovvero nel non essere mai in ritardo, come nel non essere mai in anticipo. Una mezzora di anticipo sono 29 minuti durante i quali potevi fare qualcos’altro. 1 minuto di ritardo è un treno perso, un bel po’ di stress in più e, in alcuni tremendi casi, un cliente deluso. Del resto, chi non ha mai perso un treno in vita sua, molto probabilmente, ha speso troppo tempo sulle panchine delle stazioni. È una dura verità, ma è nella maggior parte dei casi l’unica possibile.

 

  • Pianifica ogni spostamento

Per essere puntuali è necessario tenere a mente ogni mossa. Come arriverai in stazione, e come arriverai in aeroporto? Troverai facilmente un taxi? Ti sposterai a un orario molto trafficato? Dovrai camminare, molto, magari sotto la pioggia? Pensaci bene prima di decidere la tua agenda!

 

  • Avere sempre qualcosa da fare durante le brevi attese

Per quanto tu possa essere puntuale, non puoi pretendere che gli altri lo siano altrettanto. O meglio, potresti farlo, ma sarebbe una battaglia contro i mulini a vento. Il treno ritarda di 10 minuti? Fatti trovare preparato per colmare anche quel breve contrattempo, estraendo dalla tasca esterna del tuo zainetto un preventivo da rivedere, un post da correggere, un brief da revisionare o la brochure del tuo nuovo cliente.

 

  • Viaggia leggero

Durante i primi spostamenti lavorativi si tende sempre a viaggiare pesanti, portando con sé cose che si riveleranno totalmente inutili. Con il tempo la tua stessa schiena ti farà capire che il contenuto della valigia va ridotto all’osso.

 

  • Il bagaglio giusto

Quando si viaggia parecchio si tende a sviluppare un rapporto intenso con il proprio bagaglio. Deve essere leggero e capiente, spazioso ma non ingombrante. Deve avere le rotelle ma non essere rumoroso né fragile, e deve essere riconoscibile. Perché? Perché un consulente deve essere sempre riconoscibile (domandalo ai train manager di Italo, che si ricordano senz’altro di un orco barbuto con scarpe, orologio, occhiali da sole e trolley d’un giallo sgargiante). E perché così potrai individuare subito il tuo bagaglio sul nastro trasportatore all’aeroporto, senza strapparti gli occhi per trovare il tuo trolley nero in mezzo a una fila sterminata di trolley altrettanto neri.

 

  • Impara a piegare i tuoi vestiti

Ecco, qui mi rifiuto di spiegarti il perché. Se sei proprio negato, su YouTube ci sono dei tutorial interessanti che rivoluzioneranno il tuo modo di fare la valigia così come il tuo modo di disfarla una volta arrivato in hotel.

 

  • Sii tecnologicamente preparato

Un consulente in viaggio deve avere sempre il proprio ufficio con sé. Il portatile è immancabile, così come, in molti casi, il tablet da accompagnare allo smartphone. Vari tipi di caricatori, batterie di riserva per lo smartphone, adattatori, cuffie, insomma, tutto quello che ti serve per poter lavorare in qualsiasi luogo (dal treno alla stanza d’albergo, passando per l’ufficio del tuo cliente e per i lounge club). Il cloud diventerà la tua seconda casa.

 

  • Non dimenticarti che viaggiare è anche un piacere

Negli ultimi anni ho scoperto moltissime stupende città che altrimenti non avrei mai pensato di voler visitare. Quindi sì, ricordati che un viaggio di lavoro può essere, in parte, anche un piacevole viaggio di scoperta. Quando i tuoi orari te lo consentono, dunque, ritagliati qualche ora per visitare le maggiori attrazioni del luogo, facendoti consigliare con debito anticipo da amici o dagli stessi clienti che ti hanno chiamato in quel posto.

 

  • Non sei l’unico outsider

Nel momento stesso in cui si prepara una valigia si entra in un mondo popolato per lo più da outisider, ovvero da persone che non sono a casa loro. In treno, nelle stazioni, in aereo, negli alberghi, alle conferenze, intorno a te ci sono tantissime persone che come te non conoscono né il posto né la gente che le circonda. Un po’ di sana conversazione può rendere migliore qualsiasi viaggio.

 

  • Sii sempre gentile con lo staff

I train manager, i baristi delle stazioni, i portieri dell’albergo, i camerieri del ristorante, persino i tassisti. Se sei uno che viaggia parecchio, le probabilità di re-incontrare queste persone aumentano. E sai che c’è? Queste persone hanno una memoria incredibilmente lunga!

 

  • Riposa

Non confondere le ore di viaggio con altrettante ore di riposo. Potresti pensare che 3 ore di treno a tarda sera possano contare come 3 ore passate sul proprio divano a guardare la tua serie Tv preferita, ma non è così. In albergo e una volta tornato a casa, dunque, riposa, dormi, fai il pieno delle energie: non vorrai certo ripartire già stanco per il tuo prossimo viaggio, non è vero?

 

  • Approfitta di tutte le occasioni

Viaggiare vuol dire conoscere persone nuove, colleghi, possibili collaboratori e sì, tanti potenziali clienti. Un consulente non dovrebbe mai salire in treno, in auto, su una nave o su un aereo senza qualche decina di biglietti da visita in tasca.

 

Semplici consigli, per carità. In grado però di migliorare, anche di poco, il tuo prossimo viaggio di lavoro. Buon viaggio.

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