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Che fai tu alle 7 del mattino? C’è chi a quell’ora se ne sta ancora beatamente sotto le coperte, chi sta riempiendo la macchinetta del caffè, chi è già per le vie cittadine per la corsa quotidiana, oppure chi proprio in quel momento sta tornando a casa dopo il turno di notte. Io? Non starò qui a descriverti la mia routine del risveglio: ti basti sapere che, ogni martedì e ogni mercoledì mattina, alle 7 in punto, sono Live su LinkedIn per l’appuntamento con Le Voci del Mattino.

E qui il pubblico dei lettori di questo post non potrà che dividersi in 3 gruppi . Da una parte ci sarà il gruppetto di chi conosce già questa attività, nata un po’ di tempo fa, e che magari ha già preso parte ad almeno una Live. Dall’altra parte ci sarà chi conosce le Live Audio su LinkedIn, ma che non si è mai alzato alle 7 per sentire la mia voce (in tal caso, ti consiglio di provare: vedrai che ne varrà la pena!). Infine ci sarà il gruppo di chi non ha mai sentito parlare delle Voci Del Mattino, e che nemmeno sapeva dell’esistenza delle Live Audio su LinkedIn.

Dunque, a uso e consumo di quest’ultima fetta di lettori, che cosa sono le Live Audio su LinkedIn? In estrema sintesi, si tratta di un’esperienza audio interattiva. Hai presente un classico podcast? Ecco, la stessa cosa, non fosse che le Live Audio di LinkedIn permettono a chi frequenta il social di intervenire direttamente nella Live. E non solo con dei commenti scritti sotto al post: intendo proprio intervenire, parlare e discorrere insieme, dire la propria opinione, e via dicendo. Le Live Audio sono un’aggiunta piuttosto recente dell’universo LinkedIn, che ha deciso di lanciarle sull’onda del successo di strumenti come Clubhouse, il capostipite tra i social che hanno deciso di mettere al centro la voce.

Ecco, in poche parole, cosa è una Live Audio come quella messa insieme da LinkedIn. Oggi voglio spiegarti perché, dal mio punto di vista, le Live Audio sono ‘migliori’ delle Live Video, alle quali siamo sicuramente maggiormente abituati.

Tutti abbiamo visto alcune Live Video, su Facebook, su Instagram, su YouTube e via dicendo. Alcune create per una nicchia ristretta di utenti potenzialmente interessati, altre pensate per l’intero popolo della rete, e via dicendo. Il loro funzionamento è semplice: di fatto, è un po’ come mettersi di fronte a una tv, con l’unica differenza che è possibile commentare in diretta con, per l’appunto, dei commenti scritti.

Ecco, le Live Audio differiscono prima di tutto perché non c’è il video, c’è solamente la voce. A prima vista potrebbe sembrare una pura e semplice mancanza, e quindi uno svantaggio. Ma chi ha imparato ad apprezzare i podcast in questi ultimi anni sa benissimo che in realtà questo può essere un vantaggio, e anche notevole. Perché una comunicazione che si basa solamente sul suono presuppone una maggiore attenzione: non è come un televisore che resta acceso mentre mangiamo o mentre stiriamo, è qualcosa che decidiamo coscientemente e volontariamente di seguire, risucchiando la nostra concentrazione.

Non è tutto qui: una comunicazione audio è molto più intima rispetto a quella che avviene con un video. Non ci sono intermediari, non ci sono muri, è una “connessione” più immediata tra l’ascoltatore e colui che parla. Se poi pensiamo al fatto che le Live Audio, come del resto i podcast, si ascoltano principalmente con le cuffie, la questione diventa ancora più intima, più diretta.

Proprio l’uso delle cuffie – e la mancanza di un video – permette peraltro di ascoltare una Live Audio anche mentre si fa qualcos’altro: vista l’ora delle mie Live Audio, per esempio, non mi stupirei affatto di contare tra il pubblico persone che fanno colazione, che prendono la metro o che guidano.

Ma la grande differenza tra una Live Audio e una Live Video sta nel fatto che nella prima si può intervenire direttamente: dalla comunicazione verticale si passa alla comunicazione orizzontale. Non è più “io parlo, tu ascolti” quanto invece “io modero, tu ascolti e se vuoi intervieni”. La costruzione del contenuto diventa così collettiva, e l’evento stesso diviene una conversazione attiva, con ogni partecipante che ha la possibilità di alzare la mano e dare la propria visione, punto di vista, opinione ed esperienza, raggiungendo virtualmente lo speaker sul palco e diventando parte attiva del dibattito. Partecipare a una Live Audio come questa vuol dire quindi costruire del contenuto di qualità, ricco e utile, allo stesso tempo.

E ancora, non bisogna dimenticare il fatto che le Live Audio sono ospitate e integrate in una piattaforma che è tutto fuorché casuale. Parliamo di LinkedIn, il più famoso e utilizzato tra i social professionali, uno strumento cardine per la costruzione, la gestione e l’ottimizzazione del proprio personal brand. Chi partecipa a un evento audio può visualizzare chi sono gli altri partecipanti, ed essere “visto” (nonché eventualmente sentito, nel concreto) dagli altri. Ecco che allora partecipare a una Live Audio dà la possibilità di costruire e allargare il proprio network, con la conversazione che spesso continua anche a microfoni spenti, a evento finito, con nuovi stimoli, nuovi contatti e nuovi scambi. Insomma, da questo punto di vista le Live Audio diventano un ottimo strumento per incentivare le connessioni, in una piattaforma che si sta avvicinando agli 800 milioni di iscritti.

Ecco, per tutti questi motivi, secondo me, le Live Audio possono essere molto migliori delle Live Video. Il prossimo martedì e mercoledì, anticipa di qualche minuto la sveglia: avrai una chiara dimostrazione di quanto questo strumento possa essere utile e affascinante!

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