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Di solito non parlo molto di me, non è nelle mie corde. Non posto selfie sui social (ne troverai pochissimi), non parlo di cose che considero intimamente mie. Ma oggi voglio fare uno strappo alla regola: scenderò un poco nel personale. Nel personal branding. Lo faccio solo per te, amico consulente marketing.

Ultimamente ho sviluppato questa convinzione: il progetto più importante che io possa portare avanti sono io. Proprio così: io. Oggi vorrei raccontarti di come sono arrivato a questa conclusione – che più che una conclusione è un nuovo inizio – vestitendo i panni del consulente personal branding per me stesso.

Lascia che ti regali un pezzetto della mia storia.

La mia esperienza. Tu chiamalo, se vuoi, personal branding

Non fraintendermi: non sto qui per parlarti di personal branding, anche perché non mi reputo esperto in questo ambito così come lo sono altre persone. Ma quello che ho capito durante tutti questi anni di lavoro è che la persona funziona meglio di un progetto.

In questi ultimi mesi sto lavorando al mio riposizionamento: ho deciso di puntare tutto su me stesso. E ho preso questa decisione perché nel tempo mi sono reso conto che molti dei soldi che ho investito in progetti, avrei potuto investirli su di me. Per una strategia più mirata, per un sito nuovo (a proposito: che ne dici del mio sito?), per la promozione…

I progetti possono sfumare ma la

persona può solo crescere. Purché,

ovviamente, abbia voglia di farlo.

Non penso, in assoluto, di aver sbagliato: tutti i progetti che ho messo su mi hanno dato soddisfazione. Certo, forse avrei potuto far meglio un po’ di qua e un po’ di là, ma col senno di poi mi sembra un ragionamento troppo banale e riduttivo. Non credo di aver sbagliato, ma sono sicuro che se avessi fatto ieri quello che sto facendo oggi, forse sarei riuscito a far esplodere il mio potenziale. In passato ho sentito come la necessità di appoggiarmi a qualcuno, di condividere con altri qualcosa: oggi, forte dell’esperienza che mi ha forgiato, ho capito che posso funzionare bene anche da solo. Che posso continuare a collaborare con altre realtà, che posso integrarmi ad altri team ma che devo concentrarmi su un progetto grande, personale, unico: me stesso.

La nuova strategia che sto adottando, quindi, si basa su questi punti:

1) Nuova immagine coordinata, in cui il colore giallo domina su tutto. Come puoi vedere, per esempio, da questa grafica.

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Il colore è un potente mezzo di branding. Per esempio, nel settore bancario e restando sul giallo, il brand Che Banca! ha scelto di distinguersi proprio a partire dal colore. Io allora cerco di portare il giallo un po’ dappertutto: persino ai piedi!

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Il mio obiettivo, col colore, è quello di ancorare la memoria dei potenziali clienti a me in modo potente. Le immagini vengono processate prima e meglio delle parole, lo sapevi? E il colore in sé è immagine.

2) Nuovo piano editoriale Facebook, basato sulla pubblicazione giornaliera di contenuti sulla mia pagina. Prima non avevo una pagina e pubblicavo post solo sul mio profilo personale (comunque aperto e visibile a tutti) e sulla pagina dell’agenzia.
Questo prima di puntare su di me con una pagina personale. Quello che vedi, per esempio, è un post pubblicato nella mia pagina. Qui cerco di veicolare contenuti utili, come consigli su libri da leggere, post interessanti, spunti di riflessione e molto altro (<spoiler>In autunno partirò anche con dei video</spoiler>). Tutto a tema web marketing.
Ogni tanto cerco anche di essere simpatico… Non sempre mi riesce ma, che ci vuoi fare?, sono della Vergine.

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3) Nuovo piano editoriale su Pulse e LinkedIn. Sto lavorando molto su LinkedIn: tutti i lunedì pubblico un articolo e sto anche allargando la mia rete di contatti.

Nei post di Pulse cerco di far trasparire la mia personalità. Sono diretto, schietto, parlo a cuore aperto e senza peli sulla lingua. Cerco di essere utile, concreto e pratico, come piace a me. Una costante, in questo momento, è la costanza: come ti dicevo poco fa, sto pubblicando tutti i lunedì mattina. Nel tempo spero di poter creare una sorta di appuntamento. Chissà…

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4) Nuovo posizionamento come “il consulente per i consulenti di web marketing”.

L’attività di formazione e consulenza è quello su cui voglio puntare maggiormente, per cui sto lavorando e lavorerò soprattutto su questo fronte. Come? In particolar modo con i due punti precedenti, cui abbinerò ovviamente altre attività (per esempio momenti di formazione, partecipazione a eventi, campagne SEM e altro).

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Tutto questo mi sta portando via tanto tempo. Trovare contenuti utili da condividere, strumenti di cui parlare, e poi ancora preparare le grafiche e scrivere non è affatto semplice. Non è semplice, ma è fondamentale ed è – credo – il migliore investimento che potessi fare.

Io sto investendo su me stesso.

I risultati che sto ottenendo

Ovviamente, se ti sto raccontando il mio “metodo”, è perché sta funzionando.
Diversamente dal profilo, che gestivo in maniera più informale, la pagina sta producendo contatti da parte di aziende. Aziende che mi stanno chiamando e scrivendo perché interessate ai contenuti che condivido (mai promozionali, ma sempre di valore per il mio pubblico).

In generale la mia idea è questa.

Le persone non si fideranno mai delle

aziende quanto si fidano di altre

persone.

Poi, ovvio, la mia strategia non può essere applicata a tutti: questo è solo il mio caso ed è un parere personale. Questa è la mia storia, e volevo condividerla con te.

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