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Come chiamerai il tuo podcast? Questa è una delle tante domande “difficili” alle quali bisogna dare risposta nel momento in cui si decide di lanciare un nuovo podcast. E sì, effettivamente è possibile perderci parecchio tempo. C’è chi, ancora prima di pensare a come sarà il proprio podcast, ha già in mente un nome preciso, e che persino parte proprio da questo elemento istintivo per costruire tutto il resto. E c’è chi invece, al contrario, arriva alla questione del nome solo negli ultimi passaggi, dopo aver organizzato tutto il resto. Nessuna di queste due ipotesi è peraltro sbagliata: se sei arrivata/o qui, in ogni caso, fai particolarmente parte del secondo gruppo.

Come fare? Di certo la scelta del nome del podcast è importante, essendo un fattore che, insieme a tantissimi altri, influenzerà il successo di quella produzione. Ma è anche vero che non è il fattore più importante di tutti, e che quindi vale la pena di impegnarsi nella scelta, ma non di disperarsi.

Come dovresti procedere nella scelta del nome per il tuo podcast? Il primo consiglio che ti voglio dare è quello di non esagerare con la lunghezza. Basta dare un’occhiata alla classifica dei podcast più ascoltati: nella maggior parte dei casi si tratta di titoli con al massimo 4 o 5 parole. Ecco allora che bisogna lavorare di lima, eliminando tutto ciò che non è necessario. E se si deve eliminare qualcosa, quel qualcosa è spesso la parola “podcast”: che motivo c’è in effetti di inserire questa parola, se chi cerca quel prodotto lo fa all’interno di un universo come Spotify, Apple o Google che contiene solo podcast, e che pure sui motori di ricerca sono già ottimizzati in tal senso? Insomma, inserire questa parola nel nome del tuo podcast non è sbagliato a priori, ma di certo non è essenziale. Dovrai invece usare questa parola in tutti i contenuti che produrrai per promuovere i tuoi episodi, dal tuo sito web ai social.

 

1) Nome e Cognome

Detto questo, vediamo quali sono le opzioni che si presentano a chi desidera trovare un nome al proprio nascituro podcast. La prima opzione, la più semplice, è quella di usare il proprio nome. Tra i podcast più famosi di sempre c’è per esempio il The Joe Rogan Experience, che è stato lanciato nel 2004 per l’appunto dal comico e attore Joe Rogan. Quali sono i pro e i contro di questa opzione? Beh, di sicuro questo percorso dà grandi vantaggi a chi ha già una certa visibilità. Se domani Roberto Benigni lanciasse un podcast intitolato The Roberto Benigni Show, molto probabilmente avrebbe un successo immediato, a prescindere dal contenuto. È diverso il discorso per chi porta un nome sconosciuto, per chi cioè non ha già costruito un pubblico nel tempo, attraverso libri, blog, video su YouTube e via dicendo.

 

2) Nome di fantasia

Ecco allora che si può optare per la seconda opzione, ovvero per il nome creativo. Tra i podcast più ascoltati in Italia si annovera per esempio Muschio Selvaggio, di Fedez e Luis Sal, oppure Cose Molto Umane, di Gianpiero Kesten. Si tratta nella maggior parte di nomi ad effetto, di giochi di parole o di termini gergali della nicchia trattata, che acquistano senso solo presso una certa fetta di pubblico, o che talvolta sono del tutto astratti. Il vantaggio qui è quello di avere un nome affascinante, che incuriosisce e che resta nella mente. Lo svantaggio è quello di avere un nome che non dice quasi nulla sul contenuto effettivo del podcast, né sul podcaster, e che difficilmente potrà portare benefici in termini di ricerca da parte degli utenti che non ti conoscono.

 

3) Nome descrittivo

Di certo, dal punto di vista della ricerca da parte degli utenti che ancora non ti conoscono, la migliore tra le opzioni possibili è la terza. Parliamo infatti del nome descrittivo, ovvero del nome per podcast che descrive in modo sintetico e chiaro il contenuto degli episodi. Uno storico userà per esempio un nome come “Lezioni di storia”, un economista userà “Pillole di economia”, uno chef “Una ricetta alla settimana”, e via dicendo. Lo svantaggio in questo caso è spesso quello di avere a che fare con nomi un filino noiosi, non certo affascinanti come quelli più creativi. Ma sicuramente c’è il vantaggio di risultare immediatamente individuabili da chi cerca dei podcast che trattino quel preciso tema.

 

Ovvio, tutto dipende dalla competizione presente nella nicchia di riferimento. Sarà quindi bene trovare un nome sì descrittivo, ma allo stesso tempo molto specifico: non semplicemente “Lezioni di storia” quanto “Lezioni di Storia Medievale”, per indicare fin da subito il contenuto esatto del podcast, in modo da ritagliarsi immediatamente una potenziale nicchia, senza competere con dei mostri sacri nel territorio generalista.

Occhio, però: con i nomi descrittivi è bene evitare di esagerare con l’ottimizzazione per i motori di ricerca. È infatti possibile venire rimbalzati da piattaforme come Apple per keyword stuffing: questo accade nel momento in cui ci sia il sospetto che il nome del podcast sia stato fatto ad arte per “ingannare” i motori di ricerca.

Ecco, queste sono le principali opzioni tra le quali muoversi. È peraltro possibile scegliere per il compromesso, ovvero per il nome creativo che però risulta anche descrittivo, o per il nome descrittivo che però, nell’apposito campo, cita il nome “creativo” dell’host.

Cosa dovresti fare nel momento in cui deciderai quale nome affibbiare al tuo podcast? Per prima cosa, ti consiglio di posticipare i festeggiamenti, e di fare qualche ricerca online per controllare che qualcuno non abbia già avuto quell’idea. Puoi farlo direttamente sulle piattaforme di riferimento, come Spotify, o ancora meglio su Google, per controllare se qualcuno ha già creato dei podcast con quel nome, o con parole molto simili. Forse ti imbatterai in un podcast di qualche anno fa, abbandonato, con quel nome esatto: il consiglio in quel caso è di cambiare idea, o di contattare il creatore di quel podcast per capire se è disposto a cederti il titolo. Così, su due piedi, ti consiglierei comunque di modificare il nome per renderlo ben distinto da altre produzioni, per evitare confusioni e casini vari ed eventuali.

Infine, prima di dichiarare come scelto il nome del tuo podcast e passare ad altre questioni, ti consiglio di testarlo un po’. Parla con i tuoi amici o con i tuoi colleghi, discutine in famiglia, lancia l’idea su un social, e cerca di capire cosa potrebbero pensarne le persone che corrispondono al tuo target di pubblico. Se avrai dei responsi positivi, potrai effettivamente dire di aver trovato il nome esatto per il tuo nuovo podcast.

Fatto questo, ti consiglio, se possibile – ovvero se non già occupato – di comprare immediatamente il dominio per poter creare un giorno un sito web. Magari non lo creerai mai ma avrai comunque impedito a qualcun altro di comprare quello stesso dominio. È indispensabile realizzare un sito web per un podcast? Obbligatorio di certo no ma se chiedi un consiglio a me la risposta è: “ah, quindi non l’hai ancora realizzato!?!?”.

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