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Passi davanti a Google Italia, ti fai una foto e metti la giusta didascalia inganna polli. Tac! Google Italia ti ha chiamato perché sei figo.
Ti invita un brand a un evento – ti invita perché hai un certo seguito come consulente marketing e, si spera, tu possa fare un minimo di live tweeting o postare almeno due foto in croce su Instagram. E quel brand, miracolosamente, va a finire nel tuo portfolio nella sezione “Clienti”. Miracolosamente è diventato tuo cliente. Minchia se sei figo!
Non passi di fronte a un bel niente e non vieni invitato da nessuna parte. Però stai pranzando in un ristorante troppo carino di fronte a un bel porticciolo. Mica è vero, ma chi ca**o lo saprà mai? #èperlavoro.
Prendi spesso il treno perché c’hai nonna dall’altra parte d’Italia o una storia a distanza. Una foto col notebook aperto, di nuovo la giusta didascalia che faccia credere che sei in viaggio per lavoro e sei figo.
Nuovi progetti misteriosi, uno #staytuned e il gioco è fatto.

Sui social essere fighi è facile. E “facile”,

ragazzi, è un eufemismo.

C’è gente che ha davvero clienti di un certo calibro.
C’è gente che davvero viaggia un sacco per lavoro.
E c’è gente che sul serio ha progetti importanti in cantiere.
Ma c’è pure chi si vende per quello che non è. Che trasforma un uovo di quaglia in un uovo di struzzo. Che si sa vendere al prezzo di cartellino, quando invece è una taroccata micidiale. Queste persone sono i “cazzari neri” del web. E mi fanno tanto ridere quanto imbestialire, soprattutto perché ci sono clienti che credono a questa presunta figaggine e si fanno intortare.

Come smascherare il “cazzaro nero”
Come si fa a distinguere il “cazzaro nero” di turno dall’onesto professionista?
Questa checklist è a uso e consumo soprattutto del cliente di presunti consulenti.

La checklist smaschera-cazzaro nero:
Il cazzaro nero ha sempre progetti in cantiere. Ma non fa mai nomi e non ha un portfolio credibile.
Il cazzaro nero si fa un sacco di foto con dietro targhe, palazzi… Ma poi il brand rappresentato sulla targa, o proprietario di quel palazzo, non compare nel suo portfolio.
Il cazzaro nero c’ha un sacco di tempo per farsi foto con dietro targhe, palazzi…
Il cazzaro nero predica bene e razzola male. Si dice sgomento di un mare di cose, ma è il primo a farle (ma questa cosa puoi scoprirla solo sottobanco. Mi spiace per te).
Il cazzaro nero va a un sacco di eventi. Tutti gratuiti. E fa pure sottintendere che è lì come relatore…
Il cazzaro nero si lamenta sempre che non c’ha tempo di fare niente per sé, perché ha troppo lavoro. Ma sta sempre in vacanza, dall’estetista, in canoa, in bermuda…

Ah, se invece sei un consulente e vorresti essere visto come “figo figo in modo assurdo”, usa pure tu questa checklist e fa’ quello che c’è scritto. Diventerai in un attimo il nuovo #cazzaronerodelweb.

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