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Paura dei ragni, delle altezze, del buio, degli animali che strisciano, delle pizze con l’ananas, degli ospedali o della Luna (esiste, e si chiama Selenofobia). Di cose che ci possono gettare nell’inquietudine di certo ne esistono parecchie: qualcuno ha tante fobie, qualcun altro ne ha di meno, qualcuno se le porta appresso fin dalla nascita, mentre altri sperimentano di tanto in tanto paure nuove. Ogni consulente web marketing hanno le loro manie più o meno tipiche. La paura di restare senza clienti, la paura di non essere all’altezza, la paura di non riuscire mai ad avere una barba bella come la mia… durante i miei corsi ho conosciuto consulenti in erba (e non solo) con i più differenti timori professionali. Ce n’è uno in particolare che è piuttosto diffuso tra chi decide di intraprendere questa carriera, e che quasi tutti dunque si trovano a incontrare, perlomeno all’inizio. Ciononostante, non se ne parla quasi mai, come se non ne valesse la pena, o come se fosse una cosa di cui vergognarsi. Di cosa sto parlando? Semplice: della paura di promuovere sé stessi. Vediamo in cosa consiste e, soprattutto, come si può superarla in modo abbastanza agile, così da non mettersi il bastone tra le ruote già ai primi chilometri di carriera.

 

La paura di esporsi e di mettersi in mostra

Non c’è niente da fare: nel momento in cui si decide di diventare consulenti in proprio, è necessario vendere, insieme ai propri servizi e alle proprie competenze, anche sé stessi. Se sei un consulente, il tuo faccione, il tuo nome e cognome e le tue capacità sono tutti fattori da promuovere. E questo può spaventare. Sì, perché fino a quel momento, nella maggior parte dei casi, si è sempre rimasti nascosti dietro a qualcun altro (o a qualcos’altro). Quando invece si fa questo salto, si è soli, e non ci si può più nascondere. Anzi, ci si deve mettere in mostra, facendo capire a tutti quanti che si offrono quegli specifici servizi di consulenza, grazie a quella e a quell’altra competenza, maturata durante tot anni di esperienza. Tu non vendi caffettiere, né aspirapolvere: tu vendi le tue capacità, che non possono essere staccate da te stesso. Sì, tutto questo spaventa. E non intimorisce solamente le persone più timide e introverse, come si potrebbe pensare in un primo momento. Anche le persone estroverse possono sentirsi a disagio, non tanto a mettere sé stessi sotto i riflettori, quanto invece a promuovere la propria figura. La differenza è minima, e può essere difficile da vedere, eppure c’è, e vista dall’interno non è nemmeno così piccola.

 

Ma come si può fare dunque, a superare questa paura? Come si può far capire a tutti quanti – ai vecchi colleghi di lavoro, ai clienti che si seguivano in passato in nome di altri, ai nuovi contatti, insomma, a tutti i potenziali clienti o contatti – che da adesso in poi si offrono dei servizi di consulenza? E come si può farlo senza sembrare un volgare venditore di Bibbie porta a porta?

 

Ebbene: per eliminare la paura di promuovere sé stessi è necessario imparare a farlo nel modo giusto, in modo efficace, senza infastidire le persone, senza strafare, senza copiare le idee altrui. Così facendo, da un lato si sarà a posto con la propria coscienza, e dall’altro si avranno nuovi clienti che bussano alla porta. E questa, caro mio, è la situazione ottimale per dare il via a una promettente carriera di consulente!

 

Vediamo, nel concreto, i tre passi per promuovere sé stessi nel modo giusto, gettandosi alle spalle l’inquietudine.

 

Sviluppa il tuo brand

Non devi sviluppare un brand enorme e complesso che risucchi il tuo tempo, le tue energie e le tue risorse: non devi competere con Coca-Coca o con Apple. Se scegli di diventare un consulente, però, devi sviluppare un personal brand che ti renda riconoscibile e memorabile. Su queste stesse pagine ho già spiegato come fare personal branding in modo efficace: devi essere originale, coerente e organizzato, partendo dal presupposto fondamentale per il quale un brand non è una cosa che si crea e che poi si abbandona. Il tuo personal brand deve essere sviluppato giorno dopo giorno. Partirai con lo sviluppare uno stile di comunicazione, un logo, per poi promuovere il tuo brand attraverso il tuo sito web, i tuoi canali social e via dicendo. In questo modo non dovrai promuovere te stesso, quanto invece il tuo brand, che sarà sì costruito sulle tue passioni, sulle tue capacità e sui tuoi aspetti unici e inimitabili, ma sarà allo stesso tempo anche qualcosa di distaccato da te. Chiaro, no?

 

Stabilisci nuovi contatti e continua a irrobustire quelli vecchi

Sei un consulente, e questo significa che devi lavorare con le persone. Forse sei una persona timida, magari sei un tipo che non inizia mai una conversazione per primo. Ebbene, puoi comportarti in quel modo al bar, o in spiaggia, ma non nel momento in cui ti occupi della tua professione: se vuoi diventare un consulente di successo devi scrivere e-mail, fare telefonate, presentarti a destra e a manca tutte le volte che ne hai occasione, e fare il possibile per infilarti in situazioni in cui sono presenti dei nuovi contatti utili per la tua causa. Insomma, perlomeno in un primo periodo, devi sforzarti per creare un gran numero di nuovi contatti, e per mantenerli vivi. Anche i social network come LinkedIn, ovviamente, sono uno strumento da non sottovalutare: ma non pensare che qualche commento sotto un post abbia la stessa valenza di una telefonata o di una chiacchierata dal vivo!

 

Fai girare le tue competenze

Cosa significa far girare le tue competenze? Prima di tutto, significa lavorare bene, facendo in modo che siano i tuoi stessi clienti a parlare bene delle tue capacità, così da attirare nuovi progetti con il loro passaparola. Ma significa anche dimostrare agli altri quanto sai e cosa puoi fare, pubblicando a questo scopo blog post, podcast, guest post, articoli su magazine specializzati, newsletter, nonché partecipando come speaker a degli eventi. Certo, potresti dire di aver paura a esporti così tanto. Ma devi avere paura solo se non sei abbastanza esperto nel tuo campo. Se è così, applicati di più, studia, aggiornati e, nel momento in cui avrai qualcosa da dire agli altri, dillo!

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